In Italia il 13.6% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni
consuma alcol. E' un dato allarmante emerso da una indagine ISTAT del 2011 e
del Dipartimento Politiche Antidroga del 2012. La situazione è particolarmente allarmante
a Napoli. Nel corso del 2014 in provincia di Napoli c'è stato un aumento dello
0,2 % del consumo di alcolici e tabacco.
Napoli si conferma maglia nera per la vendita di alcolici e
superalcolici ai ragazzini. Su un campione di oltre 10mila giovani tra i 16 e i
17 anni, è emerso che il 63% beve saltuariamente, il 33% beve regolarmente e il
4% consuma alcolici sistematicamente. Ma a fronte di leggi molto severe in
materia sono noti a tutti i canali di approvvigionamento di fumo e alcol. Per
le sigarette, basta avere una tessere sanitaria a disposizione, intestata ad un
maggiorenne, per comprare tabacchi ai distributori automatici. Per quanto
riguarda gli alcolici, i ragazzini bevono birra ma soprattutto acquistano
micidiali mix di alcolici e succhi di frutta dai camion ambulanti che vendono
senza troppi scrupoli alcolici a tutti. Ma ci sono anche una serie di piccoli
bar, a Chiaia e nel centro storico, che vendono a un euro o due euro i
cosiddetti "cicchetti" abbondanti sorsi di alcool di dubbia qualità
che diventano micidiali se uniti a bevande energizzanti o zuccherine. Sembrano
andare a vuoto le iniziative di prevenzione con messaggi da parte di Asl Napoli
1 e Provveditorato rivolti ai gestori di esercizi pubblici attratti da un
business troppo interessante, per la promozione della salute nei luoghi di
divertimento.
L’Osservatorio Nazionale Alcol dell´Istituto Superiore di
Sanità ha stimato che su circa 36 milioni di consumatori di alcol, il 25% (9
milioni) lo assume secondo una “modalità rischiosa o dannosa”: di questi circa
2 milioni sono giovani e almeno 750.000 hanno meno di 18 anni.
«Il fenomeno alcol è sempre più complesso — spiega Lucia
Galli, psichiatra responsabile del settore alcologico di Dipendenze Patologiche
dell’Asl di Imola —. I forti bevitori di vino sono in calo, mentre sta
aumentando il consumo di birra, super-alcolici e aperitivi, soprattutto fra le
donne ed i giovanissimi. Fra i ragazzi si è diffusa una modalità di consumo
dell’alcol condivisa dal gruppo di appartenenza e finalizzata ad aumentare il
divertimento (uso ricreativo) e le performances (uso prestazionale). L’alcol è
visto come un mezzo di socializzazione, risponde ad un bisogno di realizzazione
adulta ed è, a volte, utilizzato per trasgredire, superare i limiti. Assistiamo
inoltre alla tendenza fra i giovani a consumare alcol per la ricerca dello
stordimento, e a volte con altre sostanze, come cocaina o ecstasy».
Episodi di eccesso limitati al fine settimana, ma spesso con
conseguenze eclatanti, come riportano anche le cronache recenti. E se il
consumatore è oggi sollecitato al bere da pressioni intense, mediatiche,
commerciali e sociali, si avverte anche un sempre minore controbilanciamento da
parte di fattori di protezione capaci di contrastare con pari intensità i nuovi
modelli e le nuove culture.
94 commenti:
Bella discussione adesso si profila. Tocchiamo un argomento molto complesso, che tocca maggiormente i giovani, i nostri figli e spesso noi genitori ci troviamo impotenti per affrontare tale peso.
Francesca Di Donna
In Italia c'e' una vera e propria emergenza alcol per i giovanissimi nonostante la legge impedisca di vendere alcol ai minori si 16 anni. Sono sempre piu' frequenti le bevute di branco, happy hour con superalcolici, ma anche tanta birra fino allo sballo, concentrati nel week end per un consumo di alcol che inizia fin da piccoli. L'Italia, infatti, detiene un tragico primato in Europa: la media dell'eta' delle prime bevute e' intorno ai 12 anni contro i 14,6 anni della media europea.
Salvatore De Luca
l’età del primo approccio alla bottiglia si sta abbassando. Inoltre, è deleteria l’ultima moda lanciata attraverso i social network, che minaccia di fare proseliti anche tra gli adolescenti. Si chiama neknomination: consiste nello scolarsi d’un fiato una bevanda alcolica e nel nominare via Internet un emulo, chiamato a fare altrettanto. Molti ragazzi hanno il primo contatto con l’alcol già alle scuole medie, durante festini e ritrovi. Per alcuni è solo l’inizio . È una situazione potenzialmente pericolosa, che può essere amplificata dal web e dalle mode del momento.
Nicola Romano
Nicola devi aggiungere che le ragazze non vogliono essere da meno rispetto ai maschi, col risultato che sono in aumento le donne a rischio dipendenza
Daniele Cerasuolo
Controlliamo i nostri figli, in modo particolare quando vanno nelle discoteche e li che lo sballo continua e si moltiplica.
Patrizia De Rosa
Se ho capito bene più un milione e mezzo di alcolisti, esistono in Italia, e appena 100mila sono in trattamento terapeutico. E di questi solo 23mila assumono un farmaco. Eppure, l’alcolismo è a tutti gli effetti una malattia cronica che si può e si deve curare, aòtrimenti saranno guai seri.
Annamaria Borriello
Un vero problema che va affrontato con grande attenzione, anche perchè coinvolge giovani, il loro futuro e naturalmente il futuro del nostro paese.
Patrizia Sacconi
i dati mi fanno sempre paura, leggo che la situazione è particolarmente allarmante a Napoli la mia città e leggo pure che in quest'anno c'è stato un aumento dello 0,2 % del consumo di alcolici e tabacco.
Qualcuno faccia qualcosa ???
Maria Di Somma
Gran brutto affare il vizio del bere, ci distrugge forse anche più della droga e poi questi giovani, è una cosa inaudita, a cui bisogna dare risposte coraggiose e risolutive.
Daniela Conte
Controllare i propri figli è diventato un problema, bisogno solo sperare nella loro maturità e che non seguono cattive compagnie.Il mestiere del genitore, purtroppo è diventato difficilissimo.
Antonio Ingrassia
Non ho mai preso una sbronza e non ho mai fatto uso di droghe. Ma non mi pare, "osservando" anche i miei amici, che il passo dall'alcol all'uso di droghe sia così breve. Anzi. Credo siano dipendenze non correlate. Talvolta chi beve, beve soltanto e non fa uso di droghe, non fuma nemmeno. In ogni caso, ci vuole una ferrea educazione da parte dei genitori.
Daniele Cerasuolo
Manca una cultura della prevenzione l’alcolismo viene taciuto perché si teme possa ledere l’immagine sociale di una persona, o una famiglia. Così, in molti si rivolgono a enti autorizzati quando ormai il danno è fatto. Serve un cambio di mentalità, oltre a sportelli informativi in ogni Comune. E maggiore attenzione delle famiglie.
Daniele Rossi
Nopn capisco percvhe si tende a fare allermismo su tutto.
Non credo che la situazione sia sfiggita di mano a nessuno e non credo che i genitori non sappiano cosa fare, per controllare e proteggerte i propri figni da questa sciagura.
Patrizia Gargiulo
Hai ragione Daniele,le famiglie sono il primo controllo,devono vigilare. Attenzione ai comportamenti anomali, come gli sbalzi d’umore, che possono rappresentare dei campanelli di allarme.
Francesca Di Donna
Hai ragione Daniele,le famiglie sono il primo controllo,devono vigilare. Attenzione ai comportamenti anomali, come gli sbalzi d’umore, che possono rappresentare dei campanelli di allarme.
Francesca Di Donna
Possiamo anche dire che le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto all’utilizzo di alcolici sono: l’iperattivismo, la paura della quotidianità e della noia il che orienta la loro vita verso l’avventura, l’imprevisto, l’iperstimolazione e le condotte trasgressive a tutti i costi. Nicola Forte
Fatemi essere un po critici, purtroppo nel nostro paese, si fanno tante campagne anti-alcol ma poi la stragrande maggioranza degli alcolisti in Italia rimane solo di fronte alla sua dipendenza. Nel nostro paese si parla tanto di emergenza alcol e di allarme “sballo” fra i giovani, ma nel concreto si fa davvero molto poco. Nicola Battista
Io credo che il problema dell'alcon, soprattutto nei giovani, è stato totalmenmte sottovalutato. Si sono fatte solo chiacchiere ma poi tutto è risultato immutabile e il peso è ricaduto tutto sulle famiglie.
Maria Di Somma
L'alcol può essere una dipendenza a se stante, ma spesso chi fa uso di droghe, vi abbina facilmente l'alcol. Secondo me la prevenzione dovrebbe partire oltre che dalla famiglia, nell'educazione a scuola. Ed educare non vuol dire necessariamente castrare i normali desideri di evasione e ribellione dei ragazzi, bensì indirizzarli verso qualcosa di più costruttivo...
A fare uso di bevande alcoliche non sono solo gli uomini, anzi le donne aumentano in maniera esorbitante, e non capisco perche ???
Giovanna Amodio
La dipendenza alle droghe, agli alcolici, al fumo, sono tutti problemi che coinvolgono la nostra salute. Chi persiste per questa strada, poi dave sapere che prima o poi si arrivi alla fina della propria esistenza.
Umberto Esposito
So per esperienza diretta che i ragazzi cominciano a bere sempre prima... Tempo fa ho cominciato a trovare nel mio giardino delle bottiglie vuote di birra, di vino e anche di spumante di basso costo.... non mi ci è voluto molto per capire che erano i "resti" delle festicciole organizzate al pomeriggio dal figlio dei miei vicini (di 14 anni!) con i suoi amici. Mi sono sentita in dovere di avvisare il padre.... che è caduto dalle nuvole e mi ha ringraziato... Nemmeno si era accorto che il figlio beveva!
Nicola Passante
Ho letto da qualche parte che l’organizzazione mondiale per la sanità ha chiaramente affermato che al di sotto dei sedici anni il sistema nervoso centrale non è in grado di metabolizzare l’alcol poiché queste sostanze sono tossiche e cancerogene perciò c’è allarmismo. Purtroppo i dati confermano al primo posto gli italiani nella classifica mondiale di giovani alcolizzati.
Lucia Accarino
Ci vuole più attenzione per il futuro dei nostri figli. Alcol, fumo, droga, miseria ma che futuro abbiamo lasciato ai nostri
figli ????
La finalizzata, mi pare di capire di chi beve, e di aumentare il divertimento, insomma usale l’alcol come un mezzo di socializzazione, risponde ad un bisogno di realizzazione adulta ed è, a volte, utilizzato per trasgredire, superare i limiti.
Mario Scarpati
Bisogna vigilare sui nostri figli, è ovvio. Ma non mi stupisce affatto che i genitori spesso e volentieri siano gli ultimi a sapere quello che fanno i ragazzini durante i loro "ritrovi". Questa cosa degli alcolici mi turba molto. Ne sento parlare tanto in giro. Ma come si fa ad avere tutto sotto controllo????
Carla Imperatore
mi chiedo ancora e mi chiederò sempre per quanto tempo ancora i nostri politici continueranno con la solita logica paternalista del proibire, del reprimere, del soffocare i talenti di tanti giovani, del rinchiudersi nella nostalgia del passato che non c'è più perché la modernità sarebbe cattiva di per se...invece di aiutarli ad esprimere il meglio di se stessi, della loro creatività e voglia di vivere, di fiducia nel futuro, di un lavoro non più precario, di una solidarietà fraterna tra cittadini che rompa il bisogno di solitudine che si avverte dappertutto sia nei piccoli che nei grandi centri, di relazioni d'amore e d'amicizia basate sulla pace e sulla giustizia, e non più sul consumismo esasperato come unica via d'uscita dalla repressione della tradizione?? Disse bene Confucio "lo stolto indica la luna e il saggio guarda il dito"...non si guarda mai alla radice dei reali problemi dei giovani. Invece di affrontare i problemi dei giovani si affrontano i giovani come un problema in se. si dice che molti si alcoolizzano e si sballano per riempire quel "vuoto" che hanno(e nn riescono mai a riempirlo), è vero, ma nn si chiedono che in realtà in queste persone c'è tanta VITA inespressa, profondo desiderio di libertà e felicità, libertà responsabile e felicità condivisa
maria massa
Inutile nascondersi, in Italia c’e' ''emergenza'' alcol per i giovanissimi: che fanno uso di bevande alcoliche e superalcoliche il 19,5% dei ragazzi under-18. E c'e' un altro dato allarmante: l'Italia e' il Paese in Europa dove piu' bassa e' l'eta' di accesso all'alcol, dato che il primo contatto avviene nella fascia di eta' 14-17 anni. Cosa si aspetta a trovare soluzioni per invertire questa tendenza ????
Francesca D'Antonio
Genitori, proteggiamo i nostri figli, dalla droga, dall'alcol e dal fumo. Lasciamo ai nostri ragazzi un mondo terribile e loro sono indifesi.
Teresa Mattia
Ci sono dei enormi costi sociali, oltre alla morte dgli interessati. Infatti a pagarne lo scotto non sono solo gli “schiavi dell’alcol”, ma tutti gli italiani che si trovano a dover pagare – tra spese totali e sociali dovute all’abuso di alcol (mortalità, perdita di produttività, assenteismo, disoccupazione, costi sanitari, etc.) – circa 53 miliardi di euro all’anno. Per intenderci questa cifra rappresenta ben il 3,5% del PIL del 2010. In questo caso non fare costa più del fare
Salvatore Emiliano
Conosco alcuni conoscenti, che non hanno limiti né rispetto per la propria salute. Il benessere lo trovano nell’alcol perché per i giovani questo è il divertimento perciò chi vorrebbe farne a meno si deve adattare bevendo per essere conforme al gruppo, per non sentirsi “sfigato” e al contrario per sentirsi forte e capace in tutto.
Luigi Martini
Il problema è sempre il controllo del territorio, dalle parti mie, ogni mattina, decine e decine di birre tra i marciapiedi e nei giardini, birra in quantità consumata nella notte da extracomunitaria, venduta senza controllo in zone senza controllo. Fiume di birra e altro, che scorre fino all'alba e poi ci meravigliamo che accadono tragedie o altro.
Mario Carotenuto
ragazzi smettete di bere ????
In Italia e' ''emergenza'' alcol per i giovanissimi: fa infatti uso di bevande alcoliche e superalcoliche il 19,5% dei ragazzi under-18. E c'e' un altro dato allarmante: l'Italia e' il Paese in Europa dove piu' bassa e' l'eta' di accesso all'alcol, dato che il primo contatto avviene nella fascia di eta' 14-17 anni. A puntare i riflettori sul fenomeno, parlando di una vera e propria 'emergenza alcol per i giovani e giovanissimi' nel nostro Paese, e' il sottosegretario alla Salute Roccella. Il sottosegretario, presentando la I Conferenza nazionale sull'alcol che si svolgera' a Roma il 20 e 21 ottobre, ha sottolineato che tra i giovani sotto i 18 anni si registra 'un 'boom' di consumo di bevande alcoliche'. I giovanissimi consumano soprattutto birra, ma anche superalcolici e drink 'mascherati', ovvero 'apparentemente innocui, e venduti anche nei supermercati, ma che in realta' hanno un alto contenuto alcolico'. A preoccupare, ha inoltre spiegato, e' anche il fatto che ''e' cambiata la modalita' di consumo di alcol nel nostro Paese: se negli anni scorsi, infatti, si consumava soprattutto vino ed ai pasti, ora si registra invece un calo nel consumo di vino ed un aumento dell'uso di superalcolici fuori pasto''. Quello che i giovanissimi cercano, ha aggiunto Roccella, e' innanzitutto lo ''sballo e l'ubriacatura, abitudine che si riscontra maggiormente nei maschi''.
Giovanna Molinari
salve dottori,
leggendo la storia dei miei consulti ricorderete subito che sono un tipo ansioso e costantemente preoccupato. capita che da circa 10 11 settimane scendo il sabato cn degli amici e tra un drink una birra e cose del genre ormai sono abituato a bere. ora sarà che sono ansioso, quindi avverto subito i sintomi quali extrasistole (Che cmq avevo gia prima)ma ho paura che continuare cosi mi farà stare male. considerando anche i danni al fegato. è vero? che comunque bere una volta a settimana cose come un drink e una birra può rovinare? e soprattutto x cancellare ogni traccia quanto si dovrebbe starne senza. sinceramente mi sono scocciato anche di queste "serate".
grazie
Il consumo di bevande alcoliche nella popolazione costituisce un importante fattore di rischio per la salute pubblica e la sicurezza. L'alcol e' una sostanza tossica e rappresenta una delle cause di piu' di 60 diverse patologie e condizioni acute e croniche con conseguenze a breve e a lungo termine, compresa l'alcol dipendenza. Per molte di queste malattie esiste un aumento del rischio con l'aumento dei livelli di consumo da alcol, senza alcuna evidenza di un effetto soglia che garantisca un consumo totalmente privo di rischi. In Italia ci sono un milione e mezzo di alcolisti, ma soprattutto nove milioni di persone oltre gli 11 anni che sono a rischio di patologie psico-fisiche correlate all'alcol (patologie del tratto gastroenterico in circa l'80% dei casi). A tutto cio' vanno aggiunti gli incidenti automobilistici, gli incidenti sul lavoro ed i comportamenti socialmente inadeguati.
Marisa Rossi
ragazzi smettete di bere, di fumare, di drogarvi ????
la vita è così bella e vale la pena viverla tutta.
maria massa
Non e' piu' accettabile che il problema venga affrontato quando il quadro il giovane che ha bevuto necessita di un ricovero prolungato o addirittura di una degenza in terapia intensiva o subintensiva. E' obbligatorio attuare misure che evitino complicanze cliniche e sociali che gravano pesantemente sulla societa' sia in termini economici che sociali.
Massimo Cavioli
In Italia c'e' una vera e propria emergenza alcol per i giovanissimi nonostante la legge impedisca di vendere alcol ai minori si 16 anni. Sono sempre piu' frequenti le bevute di branco, happy hour con superalcolici, ma anche tanta birra fino allo sballo, concentrati nel week end per un consumo di alcol che inizia fin da piccoli. L'Italia, infatti, detiene un tragico primato in Europa: la media dell'eta' delle prime bevute e' intorno ai 12 anni contro i 14,6 anni della media europea.
Annamaria Esposito
Sono preoccupata, per quest’ultima moda lanciata attraverso i social network, che minaccia di fare proseliti anche tra gli adolescenti.Queta strana moda che viene chiamata neknomination: consiste nello scolarsi d’un fiato una bevanda alcolica e nel nominare via Internet un emulo, chiamato a fare altrettanto. Molti ragazzi hanno il primo contatto con l’alcol già alle scuole medie, durante festini e ritrovi. Per alcuni è solo l’inizio . È una situazione potenzialmente pericolosa, che può essere amplificata dal web e dalle mode del momento.
Nicolina Miranda
Nicolina devi aggiungere che le ragazze non vogliono essere da meno rispetto ai maschi, col risultato che sono in aumento le donne a rischio dipendenza
Francesca D'Antonio
Ma è vero che l’età del primo approccio alla bottiglia si sta abbassando di moltissimo ????
Daniela Conte
Come si fa per impedire i ragazzini che bevono birra comprata nei bar senza nessun controllo, ma soprattutto acquistano micidiali mix di alcolici e succhi di frutta dai camion ambulanti che vendono senza troppi scrupoli alcolici a tutti. Ci vorrebbe più controllo del territorio, lasciato in balia di tutti.
Umberto Milani
Se ho capito bene più un milione e mezzo di alcolisti, esistono in Italia, e appena 100mila sono in trattamento terapeutico, numeri terrificanti che esprimono tutta la drammaticità della cosa.
Carmela Fusco
Purtroppo l’alcolismo è a tutti gli effetti una malattia cronica che “si può e si deve curare a tutti i livelli. Salviamo i nostri figli.
Annamaria Borriello
Ma è vero che quelli che conoscevamo un tempo come forti bevitori di vino sono in calo, mentre sta aumentando il consumo di birra, super-alcolici e aperitivi, soprattutto fra le donne ed i giovanissimi???
Luisa Conte
Non ho mai preso una sbronza e non ho mai fatto uso di droghe. Ma non mi pare, "osservando" anche i miei amici, che il passo dall'alcol all'uso di droghe sia così breve. Anzi. Credo siano dipendenze non correlate. Talvolta chi beve, beve soltanto e non fa uso di droghe, non fuma nemmeno. In ogni caso, ci vuole una ferrea educazione da parte dei genitori.
Daniela Rossi
Manca una cultura della prevenzione l’alcolismo viene taciuto perché si teme possa ledere l’immagine sociale di una persona, o una famiglia. Così, in molti si rivolgono a enti autorizzati quando ormai il danno è fatto. Serve un cambio di mentalità, oltre a sportelli informativi in ogni Comune. E maggiore attenzione delle famiglie. Carmine Messina
Ragazzi, non bevete alcolici o altri liguori, non fumate e non assumente droghe di nessun tipo. la vita è troppo bella per buttarla via con queste schifezze e va vissuta.
Annamaria Borriello
Hai ragione le famiglie sono il primo controllo,devono vigilare. Attenzione ai comportamenti anomali, come gli sbalzi d’umore, che possono rappresentare dei campanelli di allarme.
Mario De Cesare
Genitori, proteggiamo i nostri figli, dalla droga, dall'alcol e dal fumo. Lasciamo ai nostri ragazzi un mondo terribile e loro sono indifesi.
Teresa Mattia
Possiamo anche dire che le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto all’utilizzo di alcolici sono: l’iperattivismo, la paura della quotidianità e della noia il che orienta la loro vita verso l’avventura, l’imprevisto, l’iperstimolazione e le condotte trasgressive a tutti i costi.
Valeria
Controlliamo i nostri figli, in modo particolare quando vanno nelle discoteche e li che lo sballo continua e si moltiplica.
Patrizia De Rosa
Ho letta da qualche parte, una notizia che mi ha fatto rabbrividire, secondo l’Osservatorio Nazionale Alcol dell´Istituto Superiore di Sanità su circa 36 milioni di consumatori di alcol, il 25% (9 milioni) sono bevitori accaniti e di questi circa 2 milioni sono giovani e almeno 750.000 hanno meno di 18 anni.
Perchè tanti giovani ????
Maria Del Prete
Fatemi essere un po critici, purtroppo nel nostro paese, si fanno tante campagne anti-alcol ma poi la stragrande maggioranza degli alcolisti in Italia rimane solo di fronte alla sua dipendenza. Nel nostro paese si parla tanto di emergenza alcol e di allarme “sballo” fra i giovani, ma nel concreto si fa davvero molto poco. Nicola Battista
L'alcol può essere una dipendenza a se stante, ma spesso chi fa uso di droghe, vi abbina facilmente l'alcol. Secondo me la prevenzione dovrebbe partire oltre che dalla famiglia, nell'educazione a scuola. Ed educare non vuol dire necessariamente castrare i normali desideri di evasione e ribellione dei ragazzi, bensì indirizzarli verso qualcosa di più costruttivo...
A fare uso di bevande alcoliche non sono solo gli uomini, anzi le donne aumentano in maniera esorbitante, e non capisco perchè???
Giovanna Amodio
La dipendenza alle droghe, agli alcolici, al fumo, sono tutti problemi che coinvolgono la nostra salute. Chi persiste per questa strada, poi dave sapere che prima o poi si arrivi alla fina della propria esistenza.
Umberto Esposito
So per esperienza diretta che i ragazzi cominciano a bere sempre prima... Tempo fa ho cominciato a trovare nel mio giardino delle bottiglie vuote di birra, di vino e anche di spumante di basso costo.... non mi ci è voluto molto per capire che erano i "resti" delle festicciole organizzate al pomeriggio dal figlio dei miei vicini (di 14 anni!) con i suoi amici. Mi sono sentita in dovere di avvisare il padre.... che è caduto dalle nuvole e mi ha ringraziato... Nemmeno si era accorto che il figlio beveva!
Franco De Simone
So per esperienza diretta che i ragazzi cominciano a bere sempre prima... Tempo fa ho cominciato a trovare nel mio giardino delle bottiglie vuote di birra, di vino e anche di spumante di basso costo.... non mi ci è voluto molto per capire che erano i "resti" delle festicciole organizzate al pomeriggio dal figlio dei miei vicini (di 14 anni!) con i suoi amici. Mi sono sentita in dovere di avvisare il padre.... che è caduto dalle nuvole e mi ha ringraziato... Nemmeno si era accorto che il figlio beveva!
Francesca Di Donna
Ho letto da qualche parte che l’organizzazione mondiale per la sanità ha chiaramente affermato che al di sotto dei sedici anni il sistema nervoso centrale non è in grado di metabolizzare l’alcol poiché queste sostanze sono tossiche e cancerogene perciò c’è allarmismo. Purtroppo i dati confermano al primo posto gli italiani nella classifica mondiale di giovani alcolizzati
Daniele Rossi
Bisogna vigilare sui nostri figli, è ovvio. Ma non mi stupisce affatto che i genitori spesso e volentieri siano gli ultimi a sapere quello che fanno i ragazzini durante i loro "ritrovi". Questa cosa degli alcolici mi turba molto. Ne sento parlare tanto in giro. Ma come si fa ad avere tutto sotto controllo????
Carla Imperatore
Un vero grosso problema che va affrontato con grande attenzione e determinazione, anche perchè coinvolge giovani, il loro futuro e naturalmente il futuro del nostro paese.
Patrizia Sacconi
mi chiedo ancora e mi chiederò sempre per quanto tempo ancora i nostri politici continueranno con la solita logica paternalista del proibire, del reprimere, del soffocare i talenti di tanti giovani, del rinchiudersi nella nostalgia del passato che non c'è più perché la modernità sarebbe cattiva di per se...invece di aiutarli ad esprimere il meglio di se stessi, della loro creatività e voglia di vivere, di fiducia nel futuro, di un lavoro non più precario, di una solidarietà fraterna tra cittadini che rompa il bisogno di solitudine che si avverte dappertutto sia nei piccoli che nei grandi centri, di relazioni d'amore e d'amicizia basate sulla pace e sulla giustizia, e non più sul consumismo esasperato come unica via d'uscita dalla repressione della tradizione?? Disse bene Confucio "lo stolto indica la luna e il saggio guarda il dito"...non si guarda mai alla radice dei reali problemi dei giovani. Invece di affrontare i problemi dei giovani si affrontano i giovani come un problema in se. si dice che molti si alcoolizzano e si sballano per riempire quel "vuoto" che hanno(e nn riescono mai a riempirlo), è vero, ma nn si chiedono che in realtà in queste persone c'è tanta VITA inespressa, profondo desiderio di libertà e felicità, libertà responsabile e felicità condivisa
maria massa
Ci sono dei enormi costi sociali, oltre alla morte dgli interessati. Infatti a pagarne lo scotto non sono solo gli “schiavi dell’alcol”, ma tutti gli italiani che si trovano a dover pagare – tra spese totali e sociali dovute all’abuso di alcol (mortalità, perdita di produttività, assenteismo, disoccupazione, costi sanitari, etc.) – circa 53 miliardi di euro all’anno. Per intenderci questa cifra rappresenta ben il 3,5% del PIL del 2010. In questo caso non fare costa più del fare
Salvatore Emiliano
Inutile nascondere la verità, in Italia c’e' ''emergenza'' alcol per i giovanissimi: che fanno uso di bevande alcoliche e superalcoliche il 19,5% dei ragazzi under-18. E c'e' un altro dato allarmante: l'Italia e' il Paese in Europa dove piu' bassa e' l'eta' di accesso all'alcol, dato che il primo contatto avviene nella fascia di eta' 14-17 anni. Cosa si aspetta a trovare soluzioni per invertire questa tendenza ????
Luigi Conte
Conosco alcuni conoscenti, che non hanno limiti né rispetto per la propria salute. Il benessere lo trovano nel alcol perché per i giovani questo è il divertimento perciò chi vorrebbe farne a meno si deve adattare bevendo per essere conforme al gruppo, per non sentirsi “sfigato” e al contrario per sentirsi forte e capace in tutto.
Francesco Palumbo
Ci sono dei enormi costi sociali, oltre alla morte dgli interessati. Infatti a pagarne lo scotto non sono solo gli “schiavi dell’alcol”, ma tutti gli italiani che si trovano a dover pagare – tra spese totali e sociali dovute all’abuso di alcol (mortalità, perdita di produttività, assenteismo, disoccupazione, costi sanitari, etc.)
Maria De Marino
Leggo che molti ragazzi hanno il primo contatto con l’alcol già alle scuole medie, durante festini e ritrovi, sempre tra amici. Per alcuni è solo l’inizio . È una situazione potenzialmente pericolosa, che può essere amplificata dal web e dalle mode del momento. Come madre sono molto preoccupata.
Giovanna Amodio
Mi pare di capire che si combatte una guerra senza le dovute armi e sicuramente siamo destinati a perderla. La cosa più sconcertante e naturalmente drammatico e senz'altro quello che i giovanissimi cercano nel bere o nella droga, e credo di aver capito, che cercano innanzitutto lo sballo totale, l'ubriacatura totale, ogni qualvolta che si esibiscono in discoteche o in feste, questo è maggiormente frequente nei maschi.
Giuseppe Barbato
Ragazzi, non bevete alcolici o altri liguori, non fumate e non assumente droghe di nessun tipo. la vita è troppo bella per buttarla via con queste schifezze e va vissuta.
Annamaria Borriello
Cari amici e amiche, io credo che il problema dell'alcol, soprattutto nei giovani, è stato totalmente sottovalutato da tutti e per questo si è molto ingigandito, causando un vero e proprio allarme. Si sono fatte solo chiacchiere ma poi tutto è risultato immutabile e il peso è ricaduto tutto sulle famiglie.
Maria Di Somma
Ci sono dei enormi costi sociali, oltre alla morte dgli interessati. Infatti a pagarne lo scotto non sono solo gli “schiavi dell’alcol”, ma tutti gli italiani che si trovano a dover pagare tra spese totali e sociali dovute all’abuso di alcol (mortalità, perdita di produttività, assenteismo, disoccupazione, costi sanitari, etc.) circa 53 miliardi di euro all’anno. Per intenderci questa cifra rappresenta ben il 3,5% del PIL del 2010. In questo caso non fare costa più del fare
Patrizia Gargiulo
Controlliamo i nostri figli, in modo particolare quando vanno nelle discoteche e li che lo sballo continua e si moltiplica.
Patrizia De Rosa
Conosco alcuni conoscenti, che non hanno limiti né rispetto per la propria salute. Il benessere lo trovano nell’alcol perché per i giovani questo è il divertimento perciò chi vorrebbe farne a meno si deve adattare bevendo per essere conforme al gruppo, per non sentirsi “sfigato” e al contrario per sentirsi forte e capace in tutto.
Giovanna Amodio
Ho letto da qualche parte, una notizia che mi ha fatto rabbrividire,e che secondo l’Osservatorio Nazionale Alcol dell´Istituto Superiore di Sanità su circa 36 milioni di consumatori di alcol, il 25% (9 milioni) sono bevitori accaniti e di questi circa 2 milioni sono giovani e almeno 750.000 hanno meno di 18 anni.
Perchè tanti giovani ????
E' le famigli, perchè non intervengono ??
Maria Del Prete
In Italia e' ''emergenza'' alcol per i giovanissimi: fa infatti uso di bevande alcoliche e superalcoliche il 19,5% dei ragazzi under-18. E c'e' un altro dato allarmante: l'Italia e' il Paese in Europa dove piu' bassa e' l'eta' di accesso all'alcol, dato che il primo contatto avviene nella fascia di eta' 14-17 anni. A puntare i riflettori sul fenomeno, parlando di una vera e propria 'emergenza alcol per i giovani e giovanissimi' nel nostro Paese, e' il sottosegretario alla Salute Roccella. Il sottosegretario, presentando la I Conferenza nazionale sull'alcol che si svolgera' a Roma il 20 e 21 ottobre, ha sottolineato che tra i giovani sotto i 18 anni si registra 'un 'boom' di consumo di bevande alcoliche'. I giovanissimi consumano soprattutto birra, ma anche superalcolici e drink 'mascherati', ovvero 'apparentemente innocui, e venduti anche nei supermercati, ma che in realta' hanno un alto contenuto alcolico'. A preoccupare, ha inoltre spiegato, e' anche il fatto che ''e' cambiata la modalita' di consumo di alcol nel nostro Paese: se negli anni scorsi, infatti, si consumava soprattutto vino ed ai pasti, ora si registra invece un calo nel consumo di vino ed un aumento dell'uso di superalcolici fuori pasto''. Quello che i giovanissimi cercano, ha aggiunto Roccella, e' innanzitutto lo ''sballo e l'ubriacatura, abitudine che si riscontra maggiormente nei maschi''.
Genitori, proteggiamo i nostri figli, dalla droga, dall'alcol e dal fumo. Lasciamo ai nostri ragazzi un mondo terribile e loro sono indifesi.
Teresa Mattia
Come si fa per impedire i ragazzini che bevono birra comprata nei bar senza nessun controllo, ma soprattutto acquistano micidiali mix di alcolici e succhi di frutta dai camion ambulanti che vendono senza troppi scrupoli alcolici a tutti. Ci vorrebbe più controllo del territorio, lasciato in balia di tutti.
Elena Costa
Elena
Non ho mai preso una sbronza e non ho mai fatto uso di droghe. Ma non mi pare, "osservando" anche i miei amici, che il passo dall'alcol all'uso di droghe sia così breve. Anzi. Credo siano dipendenze non correlate. Talvolta chi beve, beve soltanto e non fa uso di droghe, non fuma nemmeno. In ogni caso, ci vuole una ferrea educazione da parte dei genitori.
Daniela Rossi
Cari amici e amiche, io credo che il problema dell'alcol, soprattutto nei giovani, è stato totalmente sottovalutato da tutti e per questo divenuto incontrollabile e preoccupante. Si sono fatte solo chiacchiere ma poi tutto è risultato immutabile e il peso è ricaduto tutto sulle famiglie. Bisogna che le istituzioni e gli organi di controllo facciono il loro lavoro per proteggere le nostre generazioni
Salvatore Di Domenico
Maria Di Somma
Ragazzi non bevete che vi fa male!
Una mamma
Un grande problema che va affrontato con grande attenzione e determinazione, perchè coinvolge giovani,i nostri figli, il loro futuro e naturalmente il futuro del nostro paese.
Patrizia Sacconi
A fare uso di bevande alcoliche non sono solo gli uomini, anzi le donne aumentano in maniera esorbitante, e non capisco perche ???
Giovanna Amodio
Bisogna vigilare sempre sui nostri figli, mai lasciarli da soli, specialmente nelle dificoltà. Ma non mi stupisce affatto che i genitori spesso e volentieri siano gli ultimi a sapere quello che fanno i ragazzini durante i loro "ritrovi". Questa cosa degli alcolici mi turba molto. Ne sento parlare tanto in giro. Ma come si fa ad avere tutto sotto controllo????
Carla Imperatore
Bisogna vigilare sempre sui nostri figli, mai lasciarli da soli, specialmente nelle dificoltà. Ma non mi stupisce affatto che i genitori spesso e volentieri siano gli ultimi a sapere quello che fanno i ragazzini durante i loro "ritrovi". Questa cosa degli alcolici mi turba molto. Ne sento parlare tanto in giro. Ma come si fa ad avere tutto sotto controllo????
Carla Imperatore
Mamme, proteggiamo i nostri figli, dalla droga, dall'alcol e dal fumo. Lasciamo ai nostri ragazzi un mondo migliore e non lo schifo che abbiamo prodotto.
Teresa Mattia
nutile discutere, ormai in Italia c'e' una vera e propria emergenza alcol e non vedo provvedimenti e nemmeno proposte da parte di chi ha il dovere di fare. Sono sempre piu' frequenti le bevute di branco, happy hour con superalcolici, ma anche tanta birra fino allo sballo, concentrati nel week end per un consumo di alcol che inizia fin da piccoli. L'Italia, infatti, detiene un tragico primato in Europa: la media dell'eta' delle prime bevute e' intorno ai 12 anni contro i 14,6 anni della media europea.
Nicola Romano
Se ho capito bene ci sono più di un milione e mezzo di alcolisti, in Italia, e solo 100mila sono in trattamento terapeutico, con la speranza di smettere. E di questi solo 23mila assumono un farmaco. Eppure, l’alcolismo è a tutti gli effetti una malattia cronica che si può e si deve curare, altrimenti saranno guai seri.
Annamaria Borriello
Questi dati che leggo mi fanno sempre più paura, vedo che la situazione è particolarmente allarmante anche a Napoli la mia città e leggo pure che in quest'anno c'è stato un aumento dello 0,2 % del consumo di alcolici e tabacco.
Qualcuno faccia qualcosa per impedire che generazioni di ragazzi e ragazze vengano colpite da questa catastrofe ???
Maria Di Somma
Un vero dramma, ancora più drammatico, quando viene interessato da giovani. Ho letto da qualche parte che l’organizzazione mondiale per la sanità ha chiaramente affermato che al di sotto dei sedici anni il sistema nervoso centrale non è in grado di metabolizzare l’alcol poiché queste sostanze sono tossiche e cancerogene perciò c’è allarmismo. Purtroppo i dati confermano al primo posto gli italiani nella classifica mondiale di giovani alcolizzati
Daniele Rossi
Sono preoccupata, per quest’ultima moda lanciata attraverso i social network, che minaccia di fare proseliti anche tra gli adolescenti.Queta strana moda che viene chiamata neknomination: consiste nello scolarsi d’un fiato una bevanda alcolica e nel nominare via Internet un emulo, chiamato a fare altrettanto. Molti ragazzi hanno il primo contatto con l’alcol già alle scuole medie, durante festini e ritrovi. Per alcuni è solo l’inizio . È una situazione potenzialmente pericolosa, che può essere amplificata dal web e dalle mode del momento.
Nicolina Miranda
ragazzi smettete di bere, di fumare, di drogarvi ????
la vita è così bella e vale la pena viverla tutta.
maria massa
Non ho mai preso una sbronza e non ho mai fatto uso di droghe. Ma non mi pare, "osservando" anche i miei amici, che il passo dall'alcol all'uso di droghe sia così breve. Anzi. Credo siano dipendenze non correlate. Talvolta chi beve, beve soltanto e non fa uso di droghe, non fuma nemmeno. In ogni caso, ci vuole una ferrea educazione da parte dei genitori.
Daniela Rossi
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