venerdì 29 agosto 2014

Una pillola particolare

La pillola di settembre è una pillola agrodolce perche dal 1 ottobre dopo 40 anni di Monaldi e sottolineo Monaldi, chi vi scrive andrà in pensione o come si dice in gergo tecnico “in quiescenza”. Non sono certo stati 40 anni di solitudine parafrasando il libro del premio Nobel Marquez, bensì anni di lavoro e di crescita professionale, di integrazione e condivisione di progetti e soprattutto di forti consolidati e sinceri rapporti umani con medici, infermieri, personale tecnico, amministrativi, operai tutti indistintamente.
Non si possono descrivere quaranta anni in una pillola, ma riaffiorano alcuni punti cruciali di una carriera vissuta con entusiasmo passione e dedizione tanto da far volare questi anni senza accorgersene.
Giovane laureato ho acquisito al Monaldi in pochi mesi competenze cliniche e pratiche che l’università degli anni 70 non prevedeva e non certo favoriva.
Ho vissuto il passaggio dalla Tisiologia sanatoriale alla Pneumologia e poi alla Oncologia e Chirurgia Toracica condividendo con gli amici della chirurgia toracica esperienze anche all’estero determinanti e formative, nel tentativo di combattere il Big Killer del 2o e purtroppo ancora adesso del 3o millennio: il cancro del polmone, per poi riscoprire la moderna Pneumologia basata soprattutto sulla diagnosi precoce e sulla prevenzione.
Questa ultima attività è stata possibile anche grazie alla intuizione delle direzioni generali che si sono succedute in questi ultimi anni, che hanno sempre favorito lo sviluppo e la realizzazione del centro per la prevenzione delle malattie respiratorie che negli anni è diventato un centro di riferimento regionale con riconoscimenti anche istituzionali nazionali.
Il mio invito alle giovani leve di medici e specialisti che spero presto abbasseranno l’età media dei medici ospedalieri dipendenti dell'A.O. dei Colli, è quello di curare e lo faranno certamente bene, ma anche di prendersi cura del malato non con l’obiettivo del “grado di soddisfazione dell’utente/ paziente” secondo i criteri non sempre digeribili del management sanitario, ma con lo scopo di creare un rapporto empatico di comunicazione medico paziente che gioverà a entrambi.
 A coronamento delle molteplici attività di prevenzione e di promozione della salute svolte in questi anni, mi è gradita l’occasione per invitare tutta alla Maratona non competitiva “Corri contro il Fumo per un polmone verde” che si terrà Domenica 28 settembre a Napoli con partenza da Piazza Plebiscito nell’ambito della Caracciolo Gold Run. La 14 edizione della maratona ha sempre coinvolto nell’evento un elevato numero di partecipanti e offre tutte le caratteristiche per richiamare l’attenzione degli iscritti alla maratona e degli spettatori sui temi della prevenzione e della promozione della salute in particolare la lotta al fumo di tabacco.  Dal 26 al 28 in piazza Plebiscito sarà allestito un villaggio con stands espositivi per mini convegni, distribuzione di brochure, e volantini e miniguide, somministrazione di tests sulla dipendenza e determinazione gratuita dell’ossido di carbonio nell’aria espirata. Sarà inoltre possibile parlare sui temi della prevenzione con specialisti del settore.
Un forte abbraccio a tutti.




domenica 29 giugno 2014

E’ possibile prevenire e curare meglio il tumore polmonare praticando la TAC spirale a base dosi in soggetti a rischio (screening)?

Il cancro del polmone è la prima causa di morte per tumori solidi. Nel 75% dei casi la diagnosi avviene quando la malattia è già avanzata. Molti studi hanno tentato di rispondere a un quesito importante e cioè se la TAC eseguita nello screening consente di diagnosticare precocemente la malattia a uno stadio resecabile con chirurgia e se, cosa più importante, consente di ridurre la mortalità complessiva.
Negli ultimi anni lo studio clinico più importante è stato il NLST americano iniziato nel 2002 e concluso nel 2011, interrotto con due anni di anticipo con risultati  comunicati prima attraverso i mass media (New York Times del 4 novembre 2010) sei mesi prima della pubblicazione su riviste scientifiche. Lo studio ha arruolato 53.454 volontari di cui 26.722 nel braccio che praticava la TAC spirale e 26.732 in quello di controllo. Sono stati coinvolti 33 centri con un costo complessivo di 250 milioni di dollari.
Gli esami positivi per noduli polmonari sono stati 4 volte più numerosi nel braccio attivo della TAC spirale (27% verso 6,9%), ma i falsi positivi (noduli rilevatesi poi benigni) erano comunque la grandissima maggioranza in entrambi i gruppi (96,4% nel braccio della TAC e 95,5% nel braccio di controllo).
Per quanto riguarda i noduli risultati infine essere maligni i carcinomi nel braccio attivo sono stati 645, nel braccio di controllo invece 572, con prevalenza dell’istotipo adenocarcinoma e una quota molto significativa di adenocarcinomi in situ o minimamente invasivi (ex BAC).
I decessi per tumore polmonare nel periodo di osservazione sono stati in totale 796, di cui 356 nel braccio TAC e 443 nei controlli cioè l’1,3% verso l’1,6%. Questa differenza di 87 decessi pari allo 0,3% (rischio assoluto) corrisponde al tanto pubblicizzato 20% (rischio relativo). In altre parole se lo screening entrasse nella pratica clinica dovremmo sottoporre a screening annuale 320 persone ogni anno per evitare 1 decesso da tumore polmonare.
Un calcolo elementare suggerisce che in Italia la spesa annuale per uno screening del genere potrebbe superare i 500 milioni di euro/anno.
Studi analoghi europei mostrano una decisa quota di sovra diagnosi, cioè di tumori che poi non si sono rilevati tali, e non confermano la riduzione di mortalità.
Infine la dose radiante somministrata non è un problema trascurabile. Ogni seduta d screening eroga circa 1,5 mSv; una singola TC diagnostica circa 8mSv, una TAC/PET 14 mSv. Per dosi di questo tipo ci si può attendere in una popolazione di fumatori di età media un decesso aggiuntivo per tumore polmonare  radio indotto ogni 2500 persone oltre a un aumento di carcinomi mammari.
I migliori risultati scaturiti dagli studi di screening sono stati finora quelli collaterali sulla biologia che esamina il patrimonio genetico attraverso metodiche di micro RNA.
Nel1911 un grande clinico Adler fece una revisione della letteratura trovando a quell’epoca solo 374 casi descritti di tumore polmonare, concludendo che il cancro del polmone era una “malattia rara”.
Il tragico peggioramento avvenuto in poche generazioni è dovuto in grandissima parte al fumo di sigaretta e non dovrebbe essere irreversibile se la prevenzione primaria in questo campo avesse le risorse economiche e le attenzione che si merita.
 

venerdì 30 maggio 2014

Emergenza alcol

In Italia il 13.6% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni consuma alcol. E' un dato allarmante emerso da una indagine ISTAT del 2011 e del Dipartimento Politiche Antidroga del 2012. La situazione è particolarmente allarmante a Napoli. Nel corso del 2014 in provincia di Napoli c'è stato un aumento dello 0,2 % del consumo di alcolici e tabacco.
Napoli si conferma maglia nera per la vendita di alcolici e superalcolici ai ragazzini. Su un campione di oltre 10mila giovani tra i 16 e i 17 anni, è emerso che il 63% beve saltuariamente, il 33% beve regolarmente e il 4% consuma alcolici sistematicamente. Ma a fronte di leggi molto severe in materia sono noti a tutti i canali di approvvigionamento di fumo e alcol. Per le sigarette, basta avere una tessere sanitaria a disposizione, intestata ad un maggiorenne, per comprare tabacchi ai distributori automatici. Per quanto riguarda gli alcolici, i ragazzini bevono birra ma soprattutto acquistano micidiali mix di alcolici e succhi di frutta dai camion ambulanti che vendono senza troppi scrupoli alcolici a tutti. Ma ci sono anche una serie di piccoli bar, a Chiaia e nel centro storico, che vendono a un euro o due euro i cosiddetti "cicchetti" abbondanti sorsi di alcool di dubbia qualità che diventano micidiali se uniti a bevande energizzanti o zuccherine. Sembrano andare a vuoto le iniziative di prevenzione con messaggi da parte di Asl Napoli 1 e Provveditorato rivolti ai gestori di esercizi pubblici attratti da un business troppo interessante, per la promozione della salute nei luoghi di divertimento.
L’Osservatorio Nazionale Alcol dell´Istituto Superiore di Sanità ha stimato che su circa 36 milioni di consumatori di alcol, il 25% (9 milioni) lo assume secondo una “modalità rischiosa o dannosa”: di questi circa 2 milioni sono giovani e almeno 750.000 hanno meno di 18 anni.
«Il fenomeno alcol è sempre più complesso — spiega Lucia Galli, psichiatra responsabile del settore alcologico di Dipendenze Patologiche dell’Asl di Imola —. I forti bevitori di vino sono in calo, mentre sta aumentando il consumo di birra, super-alcolici e aperitivi, soprattutto fra le donne ed i giovanissimi. Fra i ragazzi si è diffusa una modalità di consumo dell’alcol condivisa dal gruppo di appartenenza e finalizzata ad aumentare il divertimento (uso ricreativo) e le performances (uso prestazionale). L’alcol è visto come un mezzo di socializzazione, risponde ad un bisogno di realizzazione adulta ed è, a volte, utilizzato per trasgredire, superare i limiti. Assistiamo inoltre alla tendenza fra i giovani a consumare alcol per la ricerca dello stordimento, e a volte con altre sostanze, come cocaina o ecstasy».
Episodi di eccesso limitati al fine settimana, ma spesso con conseguenze eclatanti, come riportano anche le cronache recenti. E se il consumatore è oggi sollecitato al bere da pressioni intense, mediatiche, commerciali e sociali, si avverte anche un sempre minore controbilanciamento da parte di fattori di protezione capaci di contrastare con pari intensità i nuovi modelli e le nuove culture.

mercoledì 30 aprile 2014

Le vie dello YOGA

Ogni essere umano in modo consapevole o inconsapevole prova a raggiungere e a conoscere la propria essenza attraverso vie o percorsi. Ma in cosa consiste la propria essenza o meglio il sé: Il sé è la coscienza pura distinta dal corpo e dalla mente è ciò che rimane immutabile nonostante il variare delle esperienze della vita. L’uomo identificandosi con il proprio corpo perde il senso della sua natura realizzando un unione con un falso ego piuttosto che con la essenza divina.
Nella scuola di pensiero induista, il Raja-Yoga (dal sancrito Raja: Re e Yoga: Unione) detto anche Ashtanga Yoga è uno dei quatto sentieri di base per raggiungere la conoscenza del se insieme al Bhakti Yoga (Yoga della devozione), Jnana Yoga (Yoga della conoscenza) e Karma Yoga (Yoga del’azione).
Il Raja-Yoga è il “percorso regale” che porta all’unione con Dio attraverso la padronanza di sé ed il controllo della mente. Questo tipo di Yoga insegna la padronanza dei sensi e del pensiero e insegna come sviluppare la concentrazione. Se l’Hatha-Yoga può considerarsi una disciplina fisica, il Raja Yoga è una disciplina mentale. La filosofia dello Yoga Raja considera la mente come un proiettore: i raggi dispersi dalla mente, quando vengono riuniti, sviluppano una grande potenza che permette di aver accesso al tesoro della conoscenza.
Le vie dello YOGA si basano su regole di comportamento, non violenza, autodisciplina, auto purificazione, igiene del fisico, postura e controllo del corpo, controllo della respirazione, ritrazione dei sensi, concentrazione, meditazione ed infine unione in un progressivo percorso di evoluzione della coscienza. Sono in pochi  quelli che  riescono a infondere nella pratica impegno e volontà ed a unirsi al divino. Tuttavia molti riescono a raggiungere una graduale crescita interiore e nel rispetto dei propri limiti, raggiungere a risultati apprezzabili.
  1. YAMA o Regole di comportamento
Con Yama si intendono le regole di comportamento, i comandamenti morali e universali. Sono i cinque freni o astensioni su cui  si fonda l’etica dello YOGA
AHIMSA: non violenza, astensione dall’infliggere a qualsiasi essere vivente qualunque tipo di male, sia fisico che psicologico.
SATHYA: verità, aderenza al vero, sincerità (soprattutto con se stessi).
ASTEYA: onestà, astensione dalla cupidigia, liberazione dall’avidità.
BRAHMACHARYA: castità (intesa soprattutto come purezza morale e sentimentale).
APARIGRAHA: distacco, non attaccamento, astensione dalla bramosia di possedere.
  2. NIYAMA o Regole  di auto purificazione
SAUCHA: pulizia salute fisica purezza
SANTOSA: appagamento, felicità della mente, accontentarsi
TAPAS: ardore, fervore nel lavoro, desiderio di evoluzione spirituale
SVADHYAYA: studio di se stessi, ricerca interiore
ASANE: posizioni fisiche posture.
Le asane (in sanscrito) sono posizioni o posture utilizzate in alcune forme di YOGA in particolare nello Hatha-Yoga. Secondo la Fisiologia indiana attraverso l’assunzione di diverse posizioni del corpo, il praticante diviene in grado di purificare i canali energetici (nadi), incanalare l’energia verso specifici punti del corpo e ottenere un notevole beneficio psicofisico. Le asane conosciute sono alcune migliaia: ciascuna di esse porta un nome derivato dalla natura (soprattutto animali) o dalla mitologia induista. Le asane vengono spesso integrati con mudra (gesti simbolici delle mani) pranayama (tecniche respiratorie) e mantra (suoni) allo scopo di modificarne o potenziarne gli effetti.
  3. PRANAYAMA: controllo della respirazione e del flusso vitale
Il Pranayama quarto stadio dello Yoga secondo lo Yogasutra di Patanjali, insegna come controllare il prana per mezzo della respirazione e della mente, quale via per liberarsi i dalla schiavitù dei sensi. La parola Pranayama è formata da Prana (respiro e da Ayama (lunghezza, controllo, espansione). Il controllo del respiro avviene attraverso le quattro fasi: 
 Inspirazione, Apnea inspiratoria, Espirazione, Apnea espiratoria.
La scelta dei giusti modelli ritmici della respirazione profondi o lenti, rafforzano il sistema respiratorio, calmano il sistema nervoso, la mente si libera e diventa un mezzo adatto per la concentrazione. L’emotività influisce sul ritmo del respiro e lo trasforma in rapido, poco profondo e incontrollato. Il controllo del respiro permette il controllo della mente.
La pratica della respirazione è propedeutica alla pratica della meditazione (in sanscrito Dhyana che si raggiunge attraverso quattro fasi: “l’estatica gioia” nata dal distacco unito all’applicazione sugli oggetti di meditazione, la calma interiore e l’unità della mente scevra di ogni applicazione sugli oggetti di meditazione, il meditante sperimenta dentro di se la gioia e infine il meditante, deposti la gioia e il dolore scomparsi gli stati di letizia e di tristezza, sperimenta la perfetta purezza.


domenica 30 marzo 2014

Fumo: Come Smettere e come far Smettere

Il consumo di tabacco, nonostante la lenta riduzione dell’incidenza e della prevalenza dei fumatori nel nostro paese dalla introduzione della legge Sirchia che ormai compie 10 anni (la legge infatti approvata nel 2003 entrò in vigore nel 2005), continua ad essere la causa più importante di malattie e di morte. Il parlamento europeo ha approvato recentemente una revisione delle Direttive sul Tabacco per rendere più rigida la commercializzazione delle sigarette e per ridurre l’attrazione che le sigarette possono esercitare sui giovani. La rapida evoluzione del mercato nella commercializzazione della e-sig ha colto impreparati anche gli addetti ai lavori e le società scientifiche che negli ultimi mesi hanno cercato di dare risposte chiare e comprensibili sull' utilizzo della e-sig nella disassuefazione dal fumo. L’obiettivo formativo del corso, che interesserà i tre presidi dell’A.O. dei Colli, con tre edizioni, sarà quello di fornire una metodologia validata per smettere di fumare, conoscenza dei meccanismi fisiopatologici che dal fumo di sigaretta conducono al danno di organo e di funzioni, migliorare le capacità relazionali a sostegno delle persone che appaiono motivati a smettere.
Apprendere conoscenze su approcci non convenzionali nei casi difficili e resistenti alle comuni terapie psicologiche comportamentali e farmacologiche.
27 Marzo 2014 dalle ore 9.00 alle 14.00 Cotugno
10 Aprile 2014 dalle ore 9.00 alle 14.00 C.T.O.
29 Maggio 2014 dalle ore 9.00 alle 14.00 Monaldi
Contenuti del corso
Epidemiologia del fumo
Meccanismi fisiopatologici del danno da fumo
Counselling e sua efficacia
Esercitazioni pratiche e role playing
Prevenzione e terapia del tabagismo
Valutazione psicologica del fumatore con disagio psichico